Le pompe di calore rappresentano uno degli elementi che devono essere presi in considerazione nel momento in cui viene eseguita la certificazione energetica di una casa: andiamo alla scoperta di questa tecnologia che mette a disposizione calore non solo per il riscaldamento, ma anche per il raffrescamento.

Ce ne parlano i certificatori energetici di Friuli Ristrutturazioni, azienda specializzata nella redazione di A.P.E a Udine e Friuli,

Installare una pompa di calore: gli aspetti da valutare

Un fattore che è necessario prendere in considerazione in vista dell’installazione di una pompa di calore è il luogo in cui essa dovrà essere collocata. È importante, da questo punto di vista, la fascia climatica, dal momento che le prestazioni reali della macchina possono essere condizionate dalla temperatura. Inoltre, nel caso in cui si opti per una pompa con sonda geotermica o per una pompa acqua-acqua, è indispensabile controllare la presenza di una sorgente fredda caratterizzata da una temperatura appropriata.

Un altro aspetto che va preso in esame è la tipologia di edificio, in quanto per l’installazione delle pompe di calore ci può essere bisogno di eseguire dei lavori esterni: per le pompe acqua-acqua la costruzione del pozzo, e per le pompe ad aria l’installazione del motore esterno. Infine, è utile tener presente che il vero vantaggio offerto dalle pompe di calore si concretizza se queste non vengono impiegate unicamente per il riscaldamento ma anche per il raffrescamento.

Le tipologie di pompe di calore

Le pompe di calore possono essere di varie tipologie: acqua-acqua, aria-acqua, aria-aria, a gas o elettriche. Le più competitive allo stato attuale sono quelle elettriche, ma va detto che negli ultimi tempi anche i modelli a gas stanno abbattendo in modo significativo i costi. Sia le pompe aria-acqua che quelle aria-aria si fanno apprezzare per la facilità di installazione che le caratterizza, fermo restando che il livello di efficienza varia in base alla temperatura esterna dell’aria: infatti si registra una consistente diminuzione delle prestazioni al di sotto dei 5 gradi.

In tali condizioni la pompa ovviamente continua a scaldare, ma per farlo è costretta a consumare un po’ di più. Questo è il motivo per il quale tali pompe non sono raccomandate per le zone più fredde. Migliori sono le performance delle pompe acqua-acqua, le quali prelevano a una temperatura meno instabile. Tuttavia c’è da tener presente la necessità di scavare un pozzo, e ciò comporta non solo una maggiore complessità di installazione, ma soprattutto un costo più elevato, fino al 30% in più.

I costi delle pompe di calore

A proposito di costi, i modelli più economici sono senza dubbio quelli aria-aria, che per altro sono anche i più facili da installare. Si deve affrontare una spesa più elevata, invece, nel caso di una pompa aria-acqua o per una pompa acqua-acqua, dal momento che si deve tenere conto anche dei costi di integrazione con l’impianto di riscaldamento, oltre che del pozzo per le pompe acqua-acqua. In linea di massima per una pompa aria-aria si va da un minimo di 250 a un massimo di 800 euro a kW, a seconda di quanto l’installazione è problematica. Per una pompa aria-acqua, invece, il range di prezzo è compreso tra i 300 e i 900 euro. Infine per una pompa geotermica si deve essere pronti a sborsare un po’ di più, visto che si parte da non meno di 800 euro per arrivare a 1.700 euro a kW. In sostanza, si spendono tra i 5 e i 6mila euro per una pompa di calore da 10 kW del tipo aria-acqua, che si adatta alle normali esigenze di una villetta.

La convenienza economica

I risparmi più consistenti per le pompe di calore riguardano le utenze commerciali, per le quali sono sufficienti due o tre anni per ottenere il ritorno dell’investimento; nel caso delle utenze domestiche, invece, ci vuole un po’ di tempo in più e se vogliamo risparmiare attivamente sulla bolletta di casa possiamo invece guardare questi metodi di risparmio che ci aiutano a tagliare i costi dei consumi che a volte generiamo inutilmente.

Ovviamente c’è da tenere conto del fatto che nella maggior parte dei casi nel commerciale la richiesta di calore per l’acqua calda sanitaria non è molto elevata, e di conseguenza risultano inferiori le spese che devono essere affrontate per far sì che l’impianto possa integrare la pompa di calore o per procurarsi un boiler. Inoltre le pompe di calore nei contesti commerciali vengono utilizzate in misura notevole anche nella stagione estiva per il condizionamento.

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