Ricevere una bolletta della luce con importi elevati o accumulare ritardi nei pagamenti può portare a una situazione temuta da molti: il depotenziamento dell’energia elettrica. Se vi trovate a dire “mi hanno abbassato la corrente” e non sapete come comportarvi, questa guida completa vi aiuterà a comprendere il fenomeno, le tempistiche e le soluzioni disponibili per risolvere la situazione.

Che Cos’è il Depotenziamento dell’Energia Elettrica

Il depotenziamento rappresenta una misura di riduzione forzata della potenza elettrica disponibile, applicata dai fornitori di energia come ultima risorsa prima della completa sospensione della fornitura. Questa procedura viene attivata quando un utente accumula ritardi significativi nel pagamento delle bollette, superando i limiti di tolleranza stabiliti contrattualmente.

Il depotenziamento non è una punizione arbitraria, ma una misura regolamentata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che mira a garantire un servizio minimo essenziale pur tutelando i diritti del fornitore. Comprendere questo meccanismo è fondamentale per evitare di trovarsi impreparati di fronte a questa situazione.

Come Funziona Tecnicamente

Il processo di depotenziamento è reso possibile dalla diffusione dei contatori elettronici di nuova generazione, dispositivi intelligenti che permettono la gestione remota della fornitura energetica. Questi contatori, installati ormai nella maggior parte delle abitazioni italiane, consentono alle compagnie distributrici di modificare i parametri di erogazione senza interventi fisici sul posto.

La tecnologia smart metering alla base di questi contatori permette un controllo preciso e immediato della potenza erogata, rendendo possibile l’applicazione di limitazioni specifiche in tempo reale. Questo sistema ha sostituito le vecchie procedure che richiedevano l’intervento fisico di un tecnico per la modifica dei parametri di fornitura.

Quando Avviene il Depotenziamento: Tempistiche e Procedure

Il depotenziamento non avviene improvvisamente, ma segue un iter procedurale preciso che rispetta i diritti del consumatore e le normative vigenti. Conoscere queste tempistiche è essenziale per intervenire tempestivamente e evitare disagi maggiori.

Fasi del Processo di Depotenziamento

Prima Fase – Sollecito di Pagamento: Dopo 10-15 giorni dalla scadenza della bolletta, il fornitore invia il primo sollecito che ricorda l’obbligo di pagamento e avverte delle conseguenze del mancato saldo.

Seconda Fase – Messa in Mora: Trascorsi ulteriori 25-40 giorni senza pagamento, viene inviata una comunicazione di messa in mora che costituisce l’ultimo avvertimento prima dell’applicazione di misure restrittive.

Terza Fase – Preavviso di Depotenziamento: Con almeno 20 giorni di preavviso, il fornitore comunica l’intenzione di procedere al depotenziamento, specificando la data di attivazione e le modalità per evitarlo.

Quarta Fase – Attivazione del Depotenziamento: Se il pagamento non viene effettuato entro i termini stabiliti, viene attivata la riduzione di potenza.

Normativa di Riferimento

La Delibera ARERA 72/2018 stabilisce che il depotenziamento può essere applicato riducendo la potenza disponibile fino a un massimo del 15% della potenza contrattuale, garantendo comunque un livello minimo di 0,5 kW per le esigenze essenziali. Questa normativa tutela il diritto a un servizio energetico minimo anche in caso di inadempimenti contrattuali.

Conseguenze Pratiche del Depotenziamento

Quando viene applicato il depotenziamento, gli effetti sulla vita quotidiana sono immediatamente percepibili e possono creare notevoli disagi nell’utilizzo degli elettrodomestici e dei dispositivi elettrici domestici.

Riduzione della Potenza Disponibile

Per un’utenza domestica standard con potenza contrattuale di 3,3 kW, il depotenziamento comporta una riduzione a circa 500-700 W di potenza massima disponibile. Questa limitazione drastica rende impossibile l’utilizzo simultaneo di più elettrodomestici, costringendo a scelte difficili nella gestione dei consumi quotidiani.

La potenza ridotta permette il funzionamento di:

  • Un frigorifero (150-200 W)
  • Illuminazione essenziale con lampadine LED (50-100 W)
  • Piccoli elettrodomestici a basso consumo (100-200 W)
  • Dispositivi elettronici come TV, computer, caricabatterie (100-300 W)

Elettrodomestici Inutilizzabili

Con la potenza ridotta, diventa impossibile utilizzare elettrodomestici ad alto consumo energetico:

Elettrodomestici Bloccati:

  • Lavatrice (1.500-2.500 W)
  • Lavastoviglie (1.800-2.500 W)
  • Forno elettrico (2.000-3.000 W)
  • Asciugacapelli (1.000-2.000 W)
  • Ferro da stiro (1.500-2.400 W)
  • Condizionatore (1.000-3.000 W)
  • Scaldabagno elettrico (1.500-3.000 W)

Gestione Quotidiana con Potenza Ridotta

Vivere con potenza depotenziata richiede una gestione molto attenta dei consumi, programmando l’utilizzo degli apparecchi elettrici in modo da non superare mai la soglia disponibile. Ogni tentativo di accendere elettrodomestici che porterebbero al superamento del limite causerà l’intervento automatico del contatore, con conseguente blackout temporaneo.

La strategia più efficace consiste nel:

  • Prioritizzare il frigorifero per la conservazione degli alimenti
  • Utilizzare solo illuminazione LED per ridurre i consumi
  • Evitare l’uso simultaneo di più dispositivi
  • Spegnere tutti gli apparecchi in standby
  • Programmare l’uso di elettrodomestici uno alla volta

Come Riconoscere il Depotenziamento dal Contatore

I contatori elettronici moderni forniscono diverse informazioni che permettono di riconoscere immediatamente l’avvenuto depotenziamento e monitorare la situazione in tempo reale.

Indicatori del Contatore Elettronico

Display del Contatore: La maggior parte dei contatori elettronici visualizza la potenza massima disponibile premendo il pulsante di scorrimento delle informazioni. In caso di depotenziamento, questo valore risulterà significativamente inferiore a quello contrattuale.

Frequenza degli Scatti: Un aumento anomalo degli interventi del contatore durante l’uso di elettrodomestici comuni indica chiaramente la presenza di limitazioni di potenza.

Codici di Errore: Alcuni modelli di contatore visualizzano codici specifici che segnalano la presenza di limitazioni imposte dal distributore.

Verifica della Potenza Disponibile

Per verificare con precisione la potenza disponibile:

  1. Consultare il display del contatore elettronico
  2. Premere il pulsante per scorrere le informazioni
  3. Cercare la voce “Potenza Disponibile” o “Pot. Max”
  4. Confrontare il valore con quello indicato nel contratto
  5. Annotare eventuali discrepanze per la comunicazione con il fornitore

Tempistiche: Dal Depotenziamento alla Sospensione Totale

Il depotenziamento rappresenta l’ultima opportunità per regolarizzare la propria posizione prima della sospensione definitiva della fornitura energetica. Comprendere le tempistiche residue è cruciale per pianificare gli interventi necessari.

I 15 Giorni Cruciali

Dall’attivazione del depotenziamento, il fornitore deve attendere un periodo minimo di 15 giorni prima di procedere alla completa sospensione della fornitura. Questo termine rappresenta l’ultima possibilità per evitare il distacco totale dell’energia elettrica.

Durante questi 15 giorni:

  • Il servizio rimane attivo seppur limitato
  • È possibile regolarizzare la situazione con il pagamento
  • Non vengono applicati ulteriori costi aggiuntivi per il ripristino
  • La comunicazione con il fornitore rimane aperta per trovare soluzioni

Cosa Succede Dopo i 15 Giorni

Trascorso il periodo di depotenziamento senza regolarizzazione, il fornitore procede alla sospensione totale della fornitura, che comporta:

  • Completa interruzione dell’erogazione energetica
  • Costi aggiuntivi per il distacco e riallacciamento
  • Procedure più complesse per il ripristino del servizio
  • Possibili problemi per futuri contratti energetici

Come Risolvere la Situazione: Soluzioni e Strategie

Trovarsi in una situazione di depotenziamento non significa essere senza speranza. Esistono diverse strategie e soluzioni che permettono di risolvere il problema e ripristinare il normale servizio energetico.

Pagamento Immediato delle Bollette Arretrate

La soluzione più diretta e efficace consiste nel saldare immediatamente tutte le bollette scadute, compresi eventuali interessi di mora e costi aggiuntivi. Il pagamento deve essere effettuato attraverso i canali ufficiali del fornitore per garantire una registrazione immediata.

Modalità di Pagamento Rapide:

  • Bonifico bancario con causale specifica
  • Bollettino postale presso uffici postali
  • Pagamento online tramite home banking
  • App del fornitore quando disponibile
  • Sportelli fisici del fornitore energetico

Richiesta di Rateizzazione

Molti fornitori offrono la possibilità di rateizzare il debito in più soluzioni mensili, permettendo di regolarizzare gradualmente la situazione senza dover affrontare un esborso immediato eccessivo.

Condizioni Tipiche di Rateizzazione:

  • Numero di rate: solitamente da 6 a 12 mesi
  • Interessi: generalmente nulli o molto ridotti
  • Garanzie: possibile richiesta di fideiussione
  • Pagamenti regolari: obbligo di rispettare le scadenze future

Bonus Sociale e Agevolazioni

Famiglie in difficoltà economica possono richiedere il bonus sociale elettrico, un’agevolazione statale che riduce l’importo delle bollette e può aiutare a gestire situazioni di morosità.

Requisiti per il Bonus Sociale:

  • ISEE familiare inferiore a determinate soglie
  • Famiglie numerose (4 o più figli a carico)
  • Situazioni di disagio fisico per utilizzo di apparecchiature elettromedicali

Cambio di Fornitore

In alcuni casi, può essere vantaggioso valutare il cambio di fornitore energetico, specialmente se quello attuale applica condizioni particolarmente onerose o poco flessibili nella gestione delle difficoltà di pagamento.

Prima di cambiare fornitore è necessario:

  • Saldare tutti i debiti con il fornitore attuale
  • Confrontare le offerte disponibili sul mercato
  • Verificare le condizioni di credito del nuovo fornitore
  • Assicurarsi della continuità del servizio durante il cambio

Prevenzione: Come Evitare il Depotenziamento

La migliore strategia per gestire il depotenziamento è evitare che si verifichi, adottando misure preventive che garantiscano la regolarità dei pagamenti e la gestione efficiente dei consumi energetici.

Gestione del Budget Energetico

Monitoraggio dei Consumi: Controllare regolarmente il contatore e le bollette per identificare eventuali aumenti anomali dei consumi o degli importi da pagare.

Pianificazione dei Pagamenti: Impostare promemoria o domiciliazioni bancarie per garantire il pagamento puntuale delle bollette, evitando accumuli di debiti.

Creazione di un Fondo di Emergenza: Accantonare mensilmente una piccola somma per far fronte a bollette particolarmente elevate durante i periodi di maggior consumo.

Ottimizzazione dei Consumi

Elettrodomestici Efficienti: Sostituire gradualmente gli apparecchi obsoleti con modelli ad alta efficienza energetica per ridurre i consumi complessivi.

Abitudini di Consumo: Adottare comportamenti consapevoli come spegnere le luci non necessarie, utilizzare elettrodomestici in fasce orarie più convenienti e ottimizzare l’uso del riscaldamento.

Isolamento Termico: Migliorare l’isolamento dell’abitazione per ridurre i consumi di riscaldamento e condizionamento.

Comunicazione con il Fornitore

Dialogo Preventivo: In caso di difficoltà economiche temporanee, contattare proattivamente il fornitore per discutere soluzioni alternative prima che si accumuli un debito significativo.

Richiesta di Informazioni: Tenersi aggiornati su offerte commerciali più vantaggiose o modifiche normative che potrebbero influire sui costi dell’energia.

Diritti del Consumatore e Tutele Legali

I consumatori che si trovano in situazione di depotenziamento mantengono specifici diritti e possono avvalersi di diverse tutele legali per proteggere i propri interessi e risolvere eventuali controversie.

Diritti Fondamentali

Diritto all’Informazione: Il fornitore ha l’obbligo di comunicare chiaramente le condizioni che possono portare al depotenziamento e le procedure per evitarlo o risolverlo.

Diritto al Contraddittorio: È possibile contestare fatturazioni errate o procedure non conformi alle normative vigenti attraverso reclami formali e ricorsi agli organismi competenti.

Diritto al Servizio Minimo: Anche in caso di depotenziamento, deve essere garantito un livello minimo di servizio per le esigenze essenziali.

Organismi di Tutela

Sportello per il Consumatore: Servizio gratuito gestito da ARERA per assistenza e informazioni sui diritti nel settore energetico.

Servizio Conciliazione: Procedura alternativa per risolvere controversie con i fornitori di energia senza ricorrere al tribunale.

Autorità Garanti: Possibilità di rivolgersi alle autorità competenti in caso di violazioni dei diritti dei consumatori.

Conclusioni: Gestire il Depotenziamento con Consapevolezza

Il depotenziamento dell’energia elettrica rappresenta una situazione critica ma gestibile, purché si agisca con tempestività e consapevolezza. Comprendere le cause, le procedure e le soluzioni disponibili permette di affrontare questa difficoltà minimizzando i disagi e trovando rapidamente una risoluzione.

Priorità d’Azione

Intervento Immediato: Al primo segnale di depotenziamento, agire immediatamente per evitare l’escalation verso la sospensione totale del servizio.

Comunicazione Attiva: Mantenere un dialogo aperto con il fornitore per esplorare tutte le opzioni disponibili e trovare soluzioni personalizzate.

Pianificazione Futura: Utilizzare questa esperienza per implementare strategie preventive che evitino il ripetersi di situazioni simili.

L’energia elettrica è un servizio essenziale per la vita moderna, e la sua gestione responsabile richiede attenzione, pianificazione e, quando necessario, la capacità di agire rapidamente per risolvere le difficoltà. Con le giuste informazioni e strategie, è possibile superare anche le situazioni più complesse e tornare a una gestione serena del proprio fabbisogno energetico.

13 commenti a “Mi hanno abbassato la corrente: che succede adesso?”
  1. A me anno abbassato la corrente,avevo chiesto una proroga fino a fine mese e così non e stato,o due bambini piccoli quindi non posso lavarli perché o un boiler elettrico,io mi chiedo come si può e come possiamo andare avanti così io o un ivalidita proprio non guardano in faccia nessuno questo e Enel la più cara che esista a oggi grazie enel.

  2. Ma cosa succede se ti abbassano la luce , e stai aspettando il subentro del nuovo fornitore che avviene appena poco dopo la scadenza dei 15giorni?io ho una bimba e uno zio appena operato di tumore ai polmone ecco perche’ ho cambiato fornitore ma se mi staccano la luce con il vecchio fornitore ,cosa devo fare col nuovo che mi parte 1febbraio? Grazie a chi mi sapra’ dire come muovermi

    1. Tecnicamente essendoci un subentro se non c’è morosità non viene abbassata la corrente perché la continuità rimane operativa, viene solo cambiata l’azienda che registra i consumi. Anche se ci fosse morosità la invito a contattare i servizi sociali del suo paese e segnalare la situazione, ci sono dei sostegni e aiuti e molte volte possono fermare lo stacco della corrente se non è stato pagato.

      La invito però a sentire l’azienda che deve subentrare nella fornitura per rassicurarsi che non ci sarà nessun distacco.

      A presto e tante buone cose

  3. Buongiorno ho grande problema io stavo tranquilla che la luce la pagavo insieme al gas invece non era vero ora ho la corrente abbassata io sono invalida al 100 per 100 e ci sono due bambini piccoli come posso fare per riattivare la corrente

    1. Ciao margherita, innanzitutto devi contattare il tuo fornitore di corrente e chiedere un piano di rientro o la possibilità di dilazionare il pagamento delle vecchie utenze in modo da poter pagare la prima rata e farti rialzare la corrente immeditamente.

  4. Salve, chiedo un’informazione. Da meno di un mese mi hanno cambiato il contatore senza mia richiesta, solo perché sostituiscono i vecchi contatori con i nuovi “open meter” più efficienti.
    Da quando è avvenuto ciò, è successo già due volte che se attacco contemporaneamente il forno + il fornello ad induzione o forno + lavatrice, salta il contatore, rimaniamo senza luce, e dobbiamo uscire in strada con chiavi sportellino (magari con pioggia come questi giorni) per riattivarlo. Prima della sostituzione, queste situazioni non si sono mai verificate a meno che non attaccassimo per errore 3/4 elettrodomestici contemporaneamente (ovvio, colpa nostra). La cosa che però più mi infastidisce è che in queste situazioni saltava il contatore in garage, quindi semplice e veloce da ripristinare. Cosa è successo secondo voi? Ci hanno ridotto la potenza per errore??? Perchtsalta il contatore in strada e non quello in casa???..non siamo “morosi”, tutto pagato…

    1. Salve, il contatore nuovo potrebbe essere più sensibile ad uno sforamento di Linea, mentre prima e normalmente, sui 3kw disponibili, il picco potrebbe arrivare anche a 3.3 o 3.5, ora con il nuovo contatore, potrebbe vedersi saltare il contatore all’arrivo dei 3kw di energia impegnati. Può contattare il suo fornitore per chiedere una lista delle potenze impegnate e valutare se chiedere un aumento della linea o un intervento tecnico.

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